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19/03/2015 - Il Contratto di Rete - Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di ViterboCommissione di Studio Societario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Viterbo
Gruppo di Lavoro Reti di Imprese
Andrea Rinalducci - Presidente | Francesco Cacchiarelli - Coordinatore | Stefano Blanco, Francesco Cacchiarelli, Fabio Egidi, Maria Luisa Fontecedro, Danilo Puliani
Cosa sono e a cosa servono le reti di impresa?
Per rispondere alla perdurante crisi economica e alle nuove sfide dettate dall’economia globale, le imprese italiane hanno oggi bisogno anche di un cambiamento culturale ed organizzativo e di disporre di forme di aggregazione più flessibili ed innovative rispetto a quelle tradizionali. Forme aggregative in grado di aumentare la loro “massa critica”, le loro capacità innovativa e competitiva senza però costringerle a rinunciare alla propria autonomia.
Il Contratto di Rete rappresenta oggi un’opportunità in più a disposizione soprattutto delle micro e piccolo imprese per un nuovo modello di sviluppo.
La sinergia tra imprese in rete consente ad esempio di:
- diventare un’aggregazione di dimensioni tali da poter affrontare meglio il mercato, anche estero;
- ampliare l’offerta dei beni e/o servizi;
- dividere i costi;
- accedere a finanziamenti e contributi a fondo perduto;
- godere di agevolazioni fiscali (quando vigenti);
- partecipare alle gare per l’affidamento dei contratti pubblici;
- impiegare il distacco del personale tra le imprese;
- assumere in regime di codatorialità il personale dipendente secondo le regole di ingaggio stabilite nel contratto di rete.
La disciplina del Contratto di Rete è contenuta nell’art. 3, commi 4-ter e seguenti della legge n. 33/2009 di conversione del DL n. 5/2009, come modificata e integrata dall’art. 1 della legge n. 99/2009 e dall’art. 42 del DL n. 78/2010 e successive modificazioni ed integrazioni.
Dal punto di vista giuridico, il Contratto di rete è caratterizzato da una comunione di scopo tra una pluralità di contraenti. A tale riguardo il legislatore richiama espressamente la disciplina del contratto plurilaterale con comunione di scopo, alla quale si collega il principio generale di conservazione dello stesso a salvaguardia della sua stabilità. Di conseguenza, laddove una delle parti del contratto venga meno (ad esempio per il recesso di una delle imprese) il Contratto di rete resterà valido ed efficace per le altre parti.
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